A partire dalla versione 16.04 su Ubuntu puoi installare applicazioni usando Snappy . In questo articolo ti riassumo il motivo per cui il sistema Ubuntu Snappy è stato creato da Canonical (e poi supportato in tutte le maggiori distribuzioni Linux) e quali sono le differenze rispetto la suite APT.
Installazione dei programmi: croce e delizia di Linux
Una caratteristica di Linux è l’ordine imposto alle applicazioni installate. Ogni distribuzione sceglie di rendere disponibile un determinato “ecosistema” di componenti software. Ad esempio: sceglie le librerie grafiche GTK piuttosto che Qt; per i programmi scritti in Python la versione 2.7 del linguaggio piuttosto che la 3. Puoi installare un’applicazione solo se è compatibile con questo “ecosistema”, cioè se usa componenti resi disponibili dalla distribuzione. I vantaggi sono diversi: hai una sola versione di ogni componente, mantenuta aggiornata direttamente dalla distribuzione; installando un’applicazione installi automaticamente le sue dipendenze (altri componenti che gli servono per funzionare); il software così armonizzato ottimizza prestazioni e sicurezza.
Tutto molto bello. Ma puoi facilmente immaginare quanto può essere faticoso rendere disponibile e mantenere aggiornata un’applicazione, sopratutto su più distribuzioni. E questo è uno dei motivi per cui capita di trovare applicazioni che girano solo su determinate distribuzioni o che non sono disponibili su Linux.
Ubuntu Snappy
In realtà è anche possibile installare applicazioni che utilizzano componenti diversi da quelli previsti dalla distribuzione, ma questa operazione può rivelarsi piuttosto complicata: a volte installare un’applicazione non supportata può implicare, per via delle dipendenze tra programmi, l’installazione di componenti non strettamente necessari o addirittura in conflitto con quelli già presenti nel sistema operativo. Ubuntu Snappy pone soluzione a questo problema.
Ma come funziona il sistema Snappy? In parole povere: un’applicazione .snap contiene tutto ciò che gli serve per funzionare ed è ingabbiata, sia a livello di installazione che di esecuzione, in uno spazio riservato, dove dialoga ma non si mescola con il resto del sistema operativo.
Queste caratteristiche, oltre a permettere l’installazione di un’applicazione .snap su diverse distribuzioni Linux, rendono il sistema Ubuntu Snappy particolarmente adatto per lo sviluppo di programmi destinati a smartphone, Internet delle cose e destinati all’esecuzione su Cloud.
Utilizzo di snap
Il comando snap è per Ubuntu Snappy quello che apt-get è per APT.
Ubuntu rende direttamente disponibili diverse applicazioni installabili con snap. A quanto pare permette anche di installarle direttamente da Ubuntu Software. Io preferisco distinguere in modo chiaro i diversi tipi di applicazione, pertanto ti riporto i comandi per usare snap da console, vista anche la loro semplicità.
- Lista delle applicazioni disponibili:
sudo snap find <testo_ricerca>
Nota: Ubuntu suggerisce di cercare su uappexplorer.com le applicazioni snap disponibili. Si tratta di un sito non riconducibile a Canonical ma che sfrutta le API rese disponibili da Snappy Ubuntu Core per ricavare i dati sui pacchetti.
- Installare di un’applicazione con snap:
sudo snap install <nome_applicazione>
Nota: per avviare un’applicazione cercala nella Dash, come qualsiasi altro programma di Ubuntu.
- Lista delle applicazioni installate con snap:
snap list
- Aggiornare un’applicazione installata con snap:
sudo snap refresh <nome_applicazione>
Nota: le applicazioni installate con snap non rientrano nell’ecosistema della distribuzione, quindi non sono mantenute aggiornate con apt.
- Aggiornare tutte le applicazioni installate con snap:
sudo snap refresh
- Rimuovere un’applicazione installata con snap:
sudo snap remove <nome_applicazione>
Conclusioni
Un’applicazione potrebbe essere resa disponibile sia dai classici repositories (tramite apt-get install) che su Ubuntu Snappy (tramite snap install). Ti consiglio di valutare bene quale installare: nel primo caso potresti, ad esempio, dover attendere lunghi tempi per avere disponibile l’ultima versione del programma, nell’altro ti potrebbe capitare di dover installare un’elevata quantità di componenti. Una caratteristica delle applicazioni snap sono aggiornamenti piccoli e frequenti, con la possibilità di tornare alla versione precedente nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. D’altro canto gli aggiornamenti rilasciati via apt sono preparati direttamente dai gestori della distribuzione e quindi arrivano nei nostri computer solo dopo un adeguato processo di test.
Anche se Ubuntu Snappy pare destinato a diventare il package manager di default su Ubuntu, per ora la mia linea di condotta è quella di continuare ad usare sempre APT affidandomi a snap solamente quando risulta strettamente necessario. Se dopo aver letto questo articolo decidi di provare ad usare snap mi farebbe piacere leggere nei commenti i risultati della tua esperienza e le tue considerazioni.
Buon lavoro e buon divertimento.
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